Sacerdoti torturati, chiese perquisite
Nel 282 esimo giorno di guerra si apre un altro fronte di battaglia, quello contro le organizzazioni religiose. Da un lato contro la chiesa greco cattolica ucraina dall’altro contro la chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Mosca. L’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha chiesto aiuto per i due sacerdoti arrestati il 16 novembre scorso in una parrocchia nella città di Berdyans che ora si trova nei territori occupati dai russi. Secondo le ultime notizie sarebbero stati torturati senza pietà e accusati di detenzione illegale di armi. Nel frattempo mentre il servizio di sicurezza di Kiev sta conducendo perquisizioni in una decina di chiese e monasteri ortodossi ucraini del Patriarcato di Mosca, per proteggere la popolazione – come spiegano i servizi stessi – da provocazioni e atti terroristici, il presidente Zelensky ha annunciato che il Consiglio di sicurezza nazionale ha dato istruzioni al governo per presentare in Parlamento una legge per il bando alle organizzazioni religiose affiliate con centri di influenza della Federazione russa che operano in Ucraina. Dal fronte religioso alla diplomazia con il presidente Usa Biden che si è detto pronto a parlare con Putin.