La nuova “caccia ai radicali”, stavolta contro AfD, scuote la Germania

In Germania la classificazione del partito Alternative für Deutschland come “movimento di estrema destra accertato” sta innescando un’ondata di misure restrittive nei confronti di funzionari pubblici e candidati al pubblico impiego. L’AfD denuncia un ritorno alle discriminazioni politiche simili al Radikalenerlass degli anni Settanta. Il governo federale esclude un bando automatico, ma la questione riapre un dilemma cruciale: come difendere l’ordine democratico senza trasformarlo in uno strumento di esclusione ideologica?
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