Presidenza del consiglio di sicurezza dell’Onu e crimini di guerra non sono compatibili. Lo afferma Kiev soprattutto in relazione al video che mostra la decapitazione di un soldato ucraino, circolato online e visto in tutto il mondo, sul quale le autorità di Kiev hanno aperto delle indagini per verificarne l’autenticità. Unica conferma per ora del video, se sia o meno affidabile, arriva da un ex combattente del gruppo paramilitare russo Wagner, fuggito in Norvegia dove ha chiesto asilo, che ha detto ai media dell’opposizione russa di aver riconosciuto nei due presunti decapitatori dei suoi ex commilitoni.

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