‘Presa Soledar’ ma Peskov frena e Kiev smentisce
Nononostante la valorosa resistenza ucraina e il massiccio impiego di armi occidentali si fanno sentire gli effetti dei bombardamenti russi nello scacchiere più caldo, quello nell’est dell’Ucraina dove i mercenari russi della Wagner hanno rivendicato il controllo di Soledar che oltre a essere considerata la porta di accesso a Bakhmut è strategica per le sue miniere di sale, chilometri di tunnel che possono trasformarsi in una città sotterranea dove accumulare armi e ospitare militari in sicurezza. Kiev però smentisce che la cittadina sia caduta in mano russa e smorza i toni sull’avanzata a Soledar il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aprendo poi uno spiraglio a possibili negoziati di pace, salvo richiuderlo subito.